Castiglione del Lago: un leone affacciato sul Trasimeno
Author: Rina Zamarra
Castiglione del Lago in Umbria sembra un leone addormentato con la testa adagiata sulle sponde del Trasimeno. La cittadina sorge, infatti, su uno sperone di roccia sul fianco ovest del lago, divenuto terraferma dopo aver galleggiato per un pò in qualità di isola su questo specchio d’acqua, quarto per grandezza dopo il lago di Como. Il nome di Castiglione del Lago deriva proprio da Castellum Leonis, castello del Leone. Così viene chiamata la fortezza cittadina a picco sull’acqua, collegata a Palazzo della Corgna da uno strettissimo cammino. Il castello e il Palazzo Della Corgna, visitabili con un unico biglietto cumulativo al costo di 5 euro, costituiscono il complesso monumentale più interessante di Castiglione del Lago.
Castiglione del Lago: il centro storico
Il centro storico è circondato da mura risalenti al 1200 dotate di tre porte: Porta Perugina a Sud, Porta Fiorentina a nord e l’ottocentesca Porta Senese a Ovest. L’atmosfera di Castiglione del Lago è piacevole e rilassante, quasi un riflesso della tranquillità delle acque lacustri. Eppure questo territorio fu al centro di una lunga e sanguinaria contesa tra famiglie rivali. A tagliare la testa al toro giunse un papa, Giulio III, il quale, prendendo alla lettera le sue mansioni di dispensatore di opere di bene, pensò di concederne il governo a un suo familiare. E così Castiglione del Lago finì nelle mani di Giacoma della Corgna e in particolare del figlio di lei, Ascanio, a cui si deve l’omonimo palazzo cittadino. La costruzione risale al 1500, e, dato che nulla si fa per nulla, la famiglia della Corgna la utilizzò per celebrarvi le proprie gesta con una serie di magnifici affreschi. L’idea non poteva che essere del ribelle Ascanio, protagonista di un celebre duello con Giovanni Taddei, svoltosi davanti a un allegro pubblico di trecento persone del bel mondo, vestite a festa per assistere alla morte di uno dei due contendenti (naturalmente il Taddei).
Il mortale duello e le gesta di Ascanio sono immortalate nei dodici affreschi della Sala Dell’Investitura. E forse il nobiluomo se li meritava: fu, infatti, responsabile della vittoria della battaglia di Lepanto e costruì inespugnabili fortezze in giro per l’Europa. Fu però accusato anche di violenze e angherie ai danni dei propri sudditi. E affinché il suo prestigio non venisse danneggiato troppo, la punizione comminatagli consistette nella concessione della carica di custode della Chiesa! L’intoccabile Ascanio avvrebbe dovuto soffermarsi più a lungo nel suo palazzo e in particolare nella sala affrescata con il mito di Fetonte, custode di un importante monito contro l’eccessiva sicurezza in se stessi. Il presuntuoso Fetonte, infatti, convinto di avere tutte le carte in regola per svolgere il ruolo di Apolo, fu incenerito da Giove per aver malamente condotto il carro del sole.
Una volta usciti da Palazzo Della Corgna, meritano una visita anche le due chiese principali di Castiglione del Lago. La Chiesa di San Domenico Guzman con all’interno una lampada votiva contente dell’olio che pare salvò la moglie di Fulvio Della Corgna da una strana malattia che ne deturpava il braccio; e quella di Santa Maria Maddalena. Quest’ultima è sormontata da una grossa cupola su cui si infrange il vento proveniente dal lago producendo un rumore simile al rollio di una nave. L’impressione che si ricava stando seduti sulle panche è quella di essere immersi nell’atmosfera ovattata di un sottomarino.
Castiglione del Lago: il Trasimeno e la festa del Tulipano
A questo punto non resta che scendere verso il lago, non prima però di aver comprato un panino farcito con pecorino e prosciutto di cinghiale in una delle tante gastronomie del centro storico. Dalle rive del lago si scorgono le isole Maggiore, Minore e Polvese, oggetto quest’ultima dei desideri di un gran numero di proprietari, tra cui il conte milanese Citterio che l’acquistò per farne una riserva di caccia con tanto di piscina scavata nella roccia.
Per apprezzare a pieno Casiglione del Lago bisogna vistarla all’inizio della primavera quando si festeggiano i tulipani. La bella cittadina umbra è stata colonizzata dall’ Olanda, o meglio alcuni olandesi trasferitisi da queste parti avevano acquistato dei terreni per piantarvi il loro fiore nazionale. E, dato che nel momento in cui sboccia a primavera, lo stelo è ancora troppo corto per farsi sì che il fiore venga venduto, questi umbro-olandesi hanno trapiantato anche la loro tradizione di salutare la fine dell’inverno con addobbi e carri allegorici composti esclusivamente da tulipani dallo stelo corto. Così, da circa quarantasei anni Umbria e Olanda si fondono sulle sponde del lago Trasimeno in nome dalla Festa del Tulipano!
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