Visitare Las Vegas: tour nella città del gioco fondata dai mormoni
Author: Rina Zamarra
Per visitare Las Vegas senza che la colata di luci al neon della città ti ferisca gli occhi e senza che paura e delirio ti assalgano basta sprofondarsi nella lettura di: L’ultimo posto onesto in America (Fusi Orari) di Marc Cooper. Questo libro-reportage non solo ti consente di visitare Las Vegas, ma di prepararti a farlo senza rimetterci eventualmente il portafoglio.
Paradossalmente, alla fine del libro ti viene voglia di visitare Las Vegas pur avendo scoperto qualche ignobile trucco, come i dispositivi a raggi infrarossi installati nei casinò. Questi dispositivi registrano ogni singola mossa dei giocatori per modificare il gioco ed impedire scientificamente che la fortuna baci qualche poveraccio. Nonostante queste scoperte, finisci per concordare con Cooper: la città del peccato è il posto più democratico del mondo. E non perché siamo tutti peccatori, ma perché al gioco abbiamo tutti le stesse possibilità di vincita! In effetti, al tavolo verde o davanti alla frutta di una slot machine le differenze sociali, culturali, di sesso e razza si azzerano, e conta solo il di dietro! E seguendo Cooper finisci per visitare Las Vegas dalle origini. Scopri così che la città nacque, sorprendentemente, da un insediamento di mormoni, rifugiatisi da queste parti alla ricerca di giacimenti di metallo. Questi mormoni erano, infatti, comunisti e volevano estrarre il metallo per costruire armi da fuoco e difendersi dall’anticomunismo statunitense. Il metallo però non si trovò, e il forte mormone finì al centro di uno snodo ferroviario che portò con sé i lavoratori stagionali e la prima delle attività di Las Vegas: il sesso a pagamento! Las Vegas è nata quindi da un gruppo di ferventi religiosi, però comunisti, però strettamente conservatori, però liberi di praticare, per esempio, la bigamia. Dopo i mormoni, gli abitanti più in vista della città sono stati: killer, mafiosi e riciclatori di denaro. Insomma, i fondatori dei casinò!
Lasciati i mormoni, Cooper ci accompagna a visitare Las Vegas quando ci cantava Frank Sinatra, quando i proprietari dei casinò erano dei rozzi mafiosi che, per aprire le loro case da gioco, si mettevano in combutta con i sindacati dei camionisti. Ricapitolando, dunque, i responsabili dei neon di Las Vegas sono stati prima i mormoni e i lavoratori ferroviari, e poi i malavitosi e i sindacati!
Da questo strano pastrocchio Cooper estrae una serie di personaggi eccezionali attraverso le cui storie si può davvero visitare Las Vegas come: Benny Binion, malavitoso, killer e contrabbandiere, che gestì il suo casinò con gentilezza facendo del cliente quello che aveva sempre ragione, e il famoso multimilionario Howard Hughes, ospite per quattro anni del Desert Inn. Storia o leggenda vuole che non uscisse mai dalle sue stanze, e che quando il proprietario, tipo non raccomandabile anche lui, gli chiese di far posto ai giocatori veri, semplicemente tirò fuori 13 milioni di dollari e si comprò il Desert Inn, e poi mezza Las Vegas.
Al lungo elenco di strani personaggi che hanno contribuito al successo di questa città, l’unica economicamente in crescita degli Stati Uniti, si uniscono ai giorni nostri le grandi corporation.
Visitare Las Vegas oggi significa, infatti, visitare la cosiddetta Nuova Vegas. La nuova città ha demolito interamente il proprio passato per diventare la città del nice vice, del vizio carino, da dare in pasto alle famiglie. Sono sorti casinò stile Disney con vulcani che eruttano, riproduzioni di Venezia, della Tour Eiffel e persino della nostra regione dei laghi con il famoso casino Bellagio. E, dato che la famiglia pare porti sempre con sé il concetto di focolare domestico moderno, vale a dire divano davanti al televisore, anche i giochi sono stati modificati per essere televisivi e prevedere una minima interazione con il giocatore: sono nate le slot machine con i pulsanti. E queste slot machine elettroniche ti restituiscono sempre il 97% di quello che hai giocato. Così se non stai attento alle parole credi di vincere sempre, quando in realtà, a meno che non ti dica bene, perdi sempre il 3% per cento. Ma non importa, perché dalla parti di Las Vegas c’è una slot machine con effetto assuefazione che al momento della vincita emette un dolce profumo di cioccolato!!
Alla fine del libro la tua trasformazione nel giocatore che, nonostante conosca le regole e le poche possibilità di vittoria, vuole giocare lo stesso è avvenuta, e finisci per voler andare anche tu a visitare Las Vegas: questa strana città che di recente ha dovuto abbandonare il vizio carino e ritornare semplicemente al vizio, ha eletto per due volte sindaco un ex-avvocato della mafia, e ha ricominciato a seppellire i propri morti senza sacramenti.
Tags: Frank Sinatra, Howard Hughes, Las Vegas
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