Visitare Nizza: la città da cui partì Garibaldi
Author: Rina Zamarra
Visitare Nizza ti riporta indietro nel tempo, e più precisamente tra i banchi di scuola durante l’ora di storia, quando stavi lì alle prese con la data della partenza da Quarto di quei mille sparuti combattenti di rosso vestiti. Prima ancora di visitare Nizza si pensa, infatti, a Garibaldi che quì nacque e quì si dispiacque per la perdita della città, restituita definitivamente ai francesi nel 1860.
La città ha reso onore al suo illustre cittadino dedicandogli statua e piazza d’ordinanza. Anche se a Nizza al Garibaldi, promotore degli irridentisti nizzardi, non fu concesso neanche di parlare per caldeggiare il passaggio della città al neonato Regno D’Italia. Alcuni nizzardi, per protesta contro l’annessione alla Francia, partirono in numero di mille (pure loro!) verso il Piemonte e la Liguria. E, per quanto si possa lodare il bel gesto patriottico, non si può non pensare che abbandonare questa città sia un sacrilegio.
Visitare Nizza ti consente, infatti, di comprendere il vero significato della denominazione “amena località di villeggiatura”, tipica delle guide turistiche dall’entusiastico piglio! E per farlo basta passeggiare lungo la Promenade des Anglais, realizzata nel 1822 a spese della ricca comunità di inglesi residenti in città. La promenade costeggia la splendida baia, detta non a caso Baie des Anges, dove si può prendere il sole, fare un tuffo nel mare color lapislazzulo e darsi agli sport acquatici.
Visitare Nizza: il fascino pericoloso dell’Hotel Negresco
Lungo la Promenade des Anglais si ergono una serie di palazzi art decò tra cui il magnifico Hotel Negresco. E la storia di questo hotel è affascinante quanto quella del suo fondatore. Il signor Henri Negresco era, infatti, un povero rumeno, la cui vita sembra quasi ambientata in America, la terra che, per decreto costituzionale, prevede la ricerca della felicità. Negresco, infatti, come direbbero gli americani, è un self made man, o, come diremmo noi, un uomo che si è fatto da solo. Parte, infatti, dalla Romania a 16 anni, in poco tempo diventa direttore d’albergo, ed impara ad aver a che fare con ospiti ricchi ed influenti; abilità che chissà quanti sì signore gli sarà costata, quando, invece, avrebbe voluto dire vada a quel paese signore! Sì signore, dopo sì signore Negresco costruisce dal nulla questo meraviglioso albergo, la cui cupola è opera di Gustave Eiffel. All’interno è esposto un ritratto di Luigi XIV, secondo per importanza solo a quello del Louvre. L’inaugurazione, nel 1913, è uno di quegli eventi mondani che non si dimenticano. Tutto finisce, però, nel giro di un anno con lo scoppio della prima guerra mondiale e la trasformazione dell’albergo in ospedale. E ripercorrendo il destino di certe vite eccezionali e disperate che bruciano enormi fortune in poco tempo, Henri Negresco si rovina, e finisce per morire povero a soli 52 anni. Ma la bellezza e l’importanza della sua creatura, che già da sola è motivo sufficiente per visitare Nizza, viene riscattata da due coniugi francesi: gli Augier. E Jeanne Augier, che tutti chiamano Madame, dirige ancora il Negresco. E se immaginate una vecchia signora dal pugno di ferro, non vi sbagliate affatto. Per mancanza di eredi, la direttora è costretta a lasciare la sua creatura ad una fondazione. Sembra, però, che Madame stia stilando un accurato testamento con tanto di disposizioni per la direzione dell’albergo. La fondazione, dunque, gongolerà solo a metà, non potendo, forse, spostare alcuna foglia che madame Augier, persino da morta, non voglia!
Visitare Nizza: la città vecchia
Potete continuare a visitare Nizza procedendo verso la parte vecchia con la bella piazza Andrea Massena, dedicata a questo generale napoleonico un po’ generale, un po’ contrabbandiere, sospeso più volte per il vizietto del saccheggio e del contrabbando. La piazza è circondata da una serie di edifici color rosso dell’inizio del XIX secolo e dal giardino Alberto I sul lato ovest.
Ora siete pronti davvero a vistare Nizza, e la parte vecchia con l’intricato reticolo di strette viuzze che vi portano dritti dritti al cour Saleya, dove, tra ristoranti e negozi, si svolge quotidianamente il mercato dei fiori.
Salendo per le vie del vecchio centro ci si imbattete nella casa di Matisse. Peccato che abbiano dimenticato di metterci una targa, così, se non ci fossero due leoni in pietra, non ci accorgeremmo neppure che al numero 1 di Place Charles Felix abitò Matisse negli anni Venti.
Visitare Nizza: la città alta
Salendo da Place Charles Felix si arriva al bel Parc du Chateau, e da lì si può visitare Nizza con un unico colpo d’occhio: dalla terrazza che incornicia la cascata artificiale Donjon (XVIII secolo) si vede, infatti, tutta la città. Lo Chateu, però, promesso dalla definizione Parc du Chateau, è stato distrutto da Luigi XIV ed è rimasta solo la tour Bellanda del XVI secolo. Nel parco vi è anche un cimitero, dove, se i nazional spiriti non si sono sopiti, vale la pena fare una capatina alla tomba del nostro Garibaldi!
Non si può visitare Nizza senza dedicare un po’ di tempo anche alla Cattedrale russa di San Nicola, che testimonia la presenza da queste parti di un nutrito gruppo di sovietici. La chiesa, inaugurata nel 1912, permette quasi di estraniarsi dal sole e dal mare della Costa Azzurra. Se, invece, si vuole vistare Nizza al massimo del suo splendore di regina della Costa Azzura, il momento migliore è il martedì grasso con la battaglia dei fiori!
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