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Visitare Mentone: la città dove si fermò Eva in fuga dal paradiso terrestre
giovedì, novembre 3rd, 2011
Visitare Mentone sembra riportarti indietro nel tempo, in uno di quei posti da villeggiatura dove nobili e personaggi di spicco passavano le proprie vacanze; il che, ne converrete con me, è già garanzia della bellezza dei luoghi. E’ possibile visitare Mentone senza allontanarsi neanche poi tanto dalla nativa Italia: la cittadina, possesso secolare dei Grimaldi di Monaco, è vicinissima a Ventimiglia. Ed in fondo Mentone gode di millenaria fama di ridente località di riviera: sembra, infatti, che persino la biblica Eva la scelse per un breve soggiorno quando dovette lasciare la sua divina collocazione nel paradiso terrestre. Eva, avendoci preso gusto, non si limitò infatti a sgraffingare solo una mela; così, prima di finire sulla terra, si portò un altro ricordino del paradiso! Questa volta si trattava di un frutto giallo come l’oro, un limone, che ahimé potrebbe aprire un lungo dibattito sul carattere della progenitrice dell’umana genia femminile. E pare che Eva scelse di interrare il suo frutto d’oro proprio in quel di Mentone!
Visitare Mentone: la patria del limone e degli uomini preistorici
E’ già perché visitare Mentone significa soprattutto vistare la città del limone! Qui, infatti, dal lontano 1929, dedicano ai propri limoni una caratteristica festa di Carnevale, detta Fete du Citron. Durante la festa per le strade cittadine sfilano enormi carri interamente realizzati con quintali e quintali di limoni.
E se la storia di Eva vi sembra più leggenda che realtà, dovrete ricredervi perché alcuni nostri antichissimi progenitori scelsero anche loro la cittadina francese come dimora! Visitare Mentone vi permette, infatti, di tornare indietro nel tempo fino alla preistoria, e di imbattervi nell’uomo Grimaldi. E state tranquilli, non si tratta di una malsana passione per il gossip risalente fino alla notte dei tempi, ma di uno scheletro di un uomo dell’epoca paleolitica superiore, meglio noto come Uomo di Mentone. I resti di questo e altri scheletri furono rinvenuti nel complesso delle Grotte dei Balzi Rossi, così dette per la terra color ocra che caratterizza le grotte stesse, oggi in territorio italiano. Insomma, a questo punto, non ci resta che fidarci della bontà del luogo e del clima se illustri personaggi la scelsero come dimora in epoche insospettabili e senza il supporto di alcuna campagna pubblicitaria! Se per visitare Mentone avete già fatto un po’ di strada e non volete arrivare alle vicine Grotte del Balzi Rossi, il museo preistorico cittadino vi offre un bello scorcio di quel periodo con pietre intagliate, mascelle di elefanti, e soprattutto lo scheletro dell’uomo di Mentone. Lo scheletro ha il cranio completamente ricoperto dalle conchiglie che costituivano il copricapo ornamentale e che sono divenute un armonico tutt’uno con il teschio.
Visitare Mentone: i rigogliosi giardini
Ma visitare Mentone significa perdersi soprattutto nei tanti giardini fioriti che hanno valso alla cittadina tanti premi, oltre che la denominazione di “perla”. Merita una visita particolare soprattutto il giardino di Villa Rosa, realizzato dallo scrittore spagnolo Vicente Blasco Ibanez, anche lui sponsor in carne ed ossa della ridente Mentone. Il nostro, infatti, era non solo uno scrittore, autore del famoso Sangue e Arena, ma anche un attivista politico costretto all’esilio dalla sua patria. E indovinate quale luogo scelse per farne la dolce meta del suo esilio, dopo esser scampato ad un proiettile mortale grazie al cuoio della sua cintura? Ebbene, scelse Mentone. Nel parco da lui realizzato tentò però di riprodurre la nativa Valencia con una serie di magnifici azulejos, come quelli che abbelliscono la Rotonda di Cervantes, uno degli autori preferiti dallo scrittore spagnolo.
Visitare Mentone: la città di Cocteau
L’impressione di pace e serenità suscitata dal visitare Mentone è amplificata dalla calda luce provenzale che riempie le strette stradine verso il cuore della città. Scendendo veso il lungomare, invece, che, non a caso, si chiama Promenade du Soleil (strada del sole) si scorge un bastione risalente al XVIII secolo che si affaccia imponente sul mare. Il Bastione è oggi un museo dedicato ad un altro uomo inquieto che, come Eva, come l’uomo di Mentone e come Ibanez, scelse di vistare Mentone e di rimanervi a soggiornare: si tratta di Jean Cocteau. E Cocteau dovette trovare Mentone una vera e propria oasi dove riposarsi dalla sua inquieta esistenza che lo portò a diventare un dipendente dall’oppio dopo la morte del suo giovane compagno, e lo indusse a più riprese ad una difficile disintossicazione, resa ancora più difficile da dolorosi episodi come l’amore con la principessa Romanov, conclusosi, come in un dramma d’amore, con l’aborto della donna a causa dell’intromissione di una ex-innamorata delusa dello scrittore. E a Mentone, Cocteau si impegnò nella ristrutturazione del bastione e nella decorazione della sala comunale dei matrimoni, che è una delle tappe fondamentali se volete visitare Mentone. Cocteau, infatti, la decorò rappresentando Orfeo ed Euridice e due giovani sposi: lei con la capeline, tipico cappello di Mentone, e lui con abito marinaresco. I due sposi sono accompagnati alle nozze dalla scritta gitana: “La moglie deve seguire il marito”…e fortunata fu quella donna che seguì il consorte fino in quel di Mentone!!