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Odense Danimarca: la città delle fiabe e dei folletti
venerdì, ottobre 14th, 2011
Se state cercando un posto che vi faccia ritornare bambini e che vi trasporti in un modo di fiabe, folletti e potenti dei, quel posto è Odense in Danimarca. Già perché Odense è la città di Odino (Odins Ve: santuario di Odino), meglio noto come il selvaggio, il terribile, il furioso. E il paesaggio che vi accompagna fino a Odense sembra proprio la terra di Odino: la città si trova, infatti, sull’isola di Fyn, ed è raggiungibile da Copenhagen con un treno che viaggia su ponti marini, circondati d’inverno da distese di candida neve.
Ma Odense Danimarca è soprattutto la città natale del papà de “Il brutto Anatroccolo” e de “La principessa sul pisello”, tal Hans Christian Andersen!
Odense Danimarca: la casa e il museo di H.C. Andersen
Una volta arrivati ad Odense Danimarca, vi consiglio di cominciare la visita della città dal quartiere circostante il Museo Andersen. Vi imbatterete, infatti, nelle classiche casette basse, con il tetto spiovente, le finestrelle con i riquadri di legno e le pareti colorate. Le case risalgono al XVIII-XIX, e vi sembrerà quasi che da un momento all’altro possa uscire una donnina con la cuffia in testa ed offrivi un biscotto di pan di zenzero!!
Arrivati nel museo, ci si ricorda subito perché i nordici vengono identificati con parole come serietà, ordine ed avanguardia: qua e la ci sono dei pc in cui basta inserire il titolo di una delle opere di Andersen che vorresti leggere, ovviamente nella tua lingua, ed eccola lì a tua disposizione sullo schermo!!
Gironzolando nel museo poi si scopre la storia del povero Andersen, che pare bello non fosse, e così sgraziato da non trovare neanche una fanciulla di buon cuore che lo amasse! Forse perché il nostro girava sempre con una lunga corda (conservata nel museo) da usarsi in caso di incendio per calarsi dalla finestra: fissazione acquisita in gioventù dopo aver assistito ad un incendio. E capirete bene che una corda a quei tempi doveva apparire piuttosto equivoca ad una giovinetta! Nel museo, però, si scopre anche quanto fosse creativo e immaginifico il suo mondo: ci sono, infatti, molte teche contenenti i suoi tanti disegni, e le figurine costruite ritagliando la carta. Ritagli meravigliosi che poi regalava ai figli degli amici, con tanto di storie inventate appositamente per l’occasione! Una volta usciti dal museo viene voglia di correre alla sua piccola casa natale dalla facciata gialla con i riquadri di legno.
Se capitate ad Odense Danimarca d’inverno, lungo il percorso verso la casa di Andersen vi imbatterete sicuramente in un gran numero di camioni dei pompieri, che vien quasi da chiedersi se la fissazione dello scrittore per la corda come accessorio d’abbigliamento non fosse giustificata! In realtà, si tratta di un’altro di quei piccoli dettagli che fanno tanto Nord efficiente: i pompieri, infatti, stanno lì staccare il ghiaccio dai cornicioni, perché, come mi spiega una signora, il ghiaccio cadendo potrebbe provocare seri danni a qualche malcapitato passante!
Nella casetta di Andersen si scoprono tante piccole curiosità sulla vita dello scrittore, figlio di un ciabattino che gli leggeva le fiabe de “Le mille e una notte” e di una lavandaia analfabeta che lo introdusse al mondo delle fiabe e delle leggende popolari. E se la visita vi ha fatto venir voglia di saperne di più: lo stesso Andersen ha raccontato la sua vita nell’autobiografia: “ La favola della mia vita”.
Odense Danimarca: il duomo di San Canuto e la strana storia del patrono di Danimarca
Se dopo aver attraversato il mondo immaginario di Andersen, un po’ si desidera ritornare alla realtà, potete proseguire la visita di Odense Danimarca con il Duomo e la Chiesa di San Albano. Ma anche nel Duomo non sfuggirete all’atmosfera di mito e divinità di Odense, perché nella splendida costruzione vi è la tomba di San Canuto, patrono di Danimarca. E stranamente San Canuto più che un santo, sembra quasi un selvaggio dio pagano: era, infatti, un re animato da spirito di conquista e di battaglia che venne ucciso dalla popolazione ribelle, insieme al fratello e ad altri diciassette uomini, proprio ad Odense. Pare, infatti, che il re Canuto tanto buono non fosse, ma dopo la morte e la santificazione per il martirio vissuto, pensò bene di cominciare a prodursi in una serie di miracoli, trasformandosi così da cattivo delle fiabe in protettore di Danimarca.
Per addolcire la storia di San Canuto, che proprio santo in vita non era, accanto al Duomo vi è una torre con carillon del 1937 che suona ad orari prestabiliti (8, 12, 16, 22), e un pò vi riporta nell’atmosfera fiabesca di quell’Odense Danimarca, città delle fiabe e dei cattivi da fiaba!