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Cozze alla belga: la guerra culinaria Francia-Belgio
domenica, febbraio 19th, 2012
Le cozze alla belga non sono altro che cozze con contorno di patatine fritte. Ma guai a sminuire in questo modo uno dei piatti più rappresentativi della gastronomia di questo paese. Anche perché le cozze alla belga riportano nel piatto l’annoso problema dell’origine delle patatine fritte. Si conosce, infatti, perfettamente la provenienza degli scuri mitili che vengono pescati nelle acque del Mar del Nord lungo la costa di Ostenda, dove le usano per arricchire un altro celebre piatto: la sogliola, sole à l’ostendaise, con crema di vino bianco, cozze e gamberetti.
L’origine delle patatine, invece, rimane ancora oscura, e anche per le cozze alla belga, meglio conosciute come moules frites, rifrigge la contesa Belgio-Francia. E in questo caso si fa ancora più fiammante. Una città francese, Lille, si è, infatti, prepotentemente appropriata del piatto e ne ha fatto il simbolo della Grande Fiera cittadina di settembre. Ed è ad una fiera che tutto ebbe inizio. Le cozze alla belga nacquero in Belgio poprio sotto il baraccone di una fiera nel lontano 1875, ma il matrimonio culinario non sarebbe mai avvenuto se prima non fossero nate le patatine fritte. E la responsabilità di tutta la faccenda va attribuita a un tedesco, di nome Fritz Krieger che era nato in una famiglia di girovaghi e si guadagnava da vivere sfilando nelle cittadine come banditore. Ben presto, però, il mestiere di strillone da fiera finì per andargli stretto, scelse così di entrare nelle cucine di un ristorante parigino, salito agli onori delle cronache culinarie per via delle patatine fritte. Dato che la frittura era un procedimento niente affatto casalingo, Fritz trasformò le patatine in una prelibatezza da fiera. E cominciò a farsi chiamare Mr. Fritz, giocando sull’assonanza fritz-frites. Preso dalla mania degli affari, l’astuto Mister Fritto ingarbugliò ancor più la faccenda, facendo credere ai belgi che le patatine venissero dal freddo. Avvolgeva, infatti, le sue prelibatezza in un cartoccio da lui battezzato russe per via di un teatro meccanizzato di origine russa che batteva le province del Belgio con immenso successo. Insomma, il gradimento fu tale che alla fine nacquero le cozze alla belga che pare si possano mangiare solo in determinati mesi dell’anno il cui nome termina in bre. O meglio, in quel periodo le cozze sarebbero più saporite, come sostiene un’altra tradizione secondo cui le ostriche di Ostenda a causa del loro nome francese, huitre, si possano mangiare solo negli otto mesi, huit, contenenti una erre come settembre, aprile, marzo……!
In realtà le cozze alla belga accompagnate da una buona birra sono perfette tutto l’anno. E se a casa non avete esattamente quelle del Mar del Nord, con qualche accorgimento è possibile risentire comunque il Belgio nel piatto.
Cozze alla belga: ingredienti
1 kg di cozze
1/2 cipolle
1/2 gambi di sedano
burro
vino bianco
timo
lauro
patate
Cozze alla belga: preparazione
Tagliate la cipolla a rondelle e il sedano a piccoli cubetti e immergeteli nel burro che avrete provveduto a fondere. Lasciate appassire la cipolla, stando attenti a che il sedano rimanga croccante. Aggiungete le cozze ancora chiuse e lasciate cuocere aggiungendo 2/3 bicchieri di vino, il timo e due foglie di lauro. Mescolate continuamente aggiustando di sale e quando le cozze saranno aperte spegnete. Nel frattempo preparate le patatine fritte a fiammifero. E quando anche queste saranno perfettamente dorate unite le due prelibatezze. Servite le vostre cozze alle belga in piccoli tegami avendo cura di lasciarle nuotare nel loro brodo.