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Isole Frioul: le sculture di roccia del Mistral
giovedì, dicembre 8th, 2011
Le isole Frioul sono quattro piccoli isolotti rocciosi che fuoriescono dal mare proprio di fronte al vecchio porto di Marsiglia. Le isole sono raggiungibili tutti i giorni con un servizio di traghetti, e stanno lì ad aspettarti con il loro fascino selvaggio e misterioso raccogliendosi alle spalle della più famosa delle quattro: l’isola d’IF con il suo castello prigione che ospitò nella fantasia di Alexandre Dumas il suo Conte di Montecristo.
Le isole Frioul – Pomègues, Ratonneau, If, e Tiboulen – sono spazzate dal mistral, il vento provenzale per eccellenza che ne ha modellato la roccia, creando insenature e scavando forme minacciose. E il mistral, o maestrale come diremmo noi, non è solo un freddo vento del nord, ma il maestro di tutti i venti. Il nome mistral deriva, infatti, da master, e mai battesimo fu più azzeccato. I provenzali hanno finito per considerare questo vento così importante per la vita della regione da paragonarlo a due enormi calamità: il parlamento e la prigione! Un proverbio provenzale recita infatti: Mistral, Parlament et Durance son le trois flèaux de Provece (Mistral, parlamento e prigione sono le tre piaghe di Provenza).
Quando soffia il Mistral, la sopravvivenza della vegetazione è in serio pericolo, al punto che i greci lo chiamavano vento nero. Eschilo raccomandava persino ad Ercole, che non era da considerarsi esattamente un fuscello, di stare attento al mistral, vortice d’aria di origini oscure, se non addirittura diaboliche.
Ora, immaginatevi che le isole Frioul sono state modellate proprio da questo terribile vento, e che qui fu costruito un lazzaretto e un ospedale, il Caroline, per portarvi da Marsiglia le vittime del contagio della peste del 1720. Ai vostri occhi non può che materializzarsi il quadro di quattro isole maledette, graziate da una natura selvaggia e meravigliosa. Ed è proprio questa l’atmosfera delle isole Frioul. O meglio sarebbe esattamente questa, se l’umana natura, contraddittoria per definizione, non avesse finito per attribuire al Mistral un potere purificatore. Quando in Provenza soffia il mistral, il cielo è azzurro e privo di nuvole e l’aria, rimescolata dal vento, acquista una maggiore trasparenza che dà a queste regioni la loro luce particolare.
I romani finirono per convincersi, forse, proprio dopo aver assistito a questo spettacolo, che il mistral era sì violento e pericoloso, ma a fin di purificazione dell’aria. Per Seneca questo vento aveva origine dalle rocce, tipo uno spirito che fuoriesce dal ventre della terra. Così un paesino francese finì per riconoscere in un buco delle proprie rocce il luogo di nascita del mistral. Siamo nella regione del Vivarais vicino ad Avignone. E leggenda vuole che, disturbati da tutto quel vento, gli abitanti del paesino lo chiusero con una porta. Ogni volta, però, che l’aria diventava stagnante, provocando pericoli alla pubblica salute, la porta veniva aperte per far soffiare un po’ di mistral purificatore.
Ora leggende a parte, il mistral ha fatto la fortuna delle isole Frioul disegnando le rocce a picco sul mare, le piccole insenature di mare blu in cui tuffarsi, gli strapiombi mozza fiato e gli stretti sentieri di roccia. Qua e la, la natura selvaggia della costa è intervallata da qualche spiaggia sabbiosa perfettamente raggiungibile come: la Maison des Pilotes e la calanca di Saint Estève.
Per quanti amano i paesaggi naturali, le isole Frioul sono un vero paradiso, ricco di piante alofite che, cibandosi di sale e assumendo strambe forme, resistono all’istinto essiccatore del mistral. Sulle isole è possibile ammirare ben duecento diverse specie di piante, di cui molte protette.
Potete immergervi nell’atmosfera delle Isole Frioul seguendo il percorso predefinito e aspettando che soffri il Mistral purificatore a mostrarvi lo spettacolo della luce di Provenza.