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Cucina Svedese: il prezzemolo cede il passo al mirtillo rosso!
domenica, novembre 17th, 2013
Visitare Stoccolma e la Svezia senza fare un tour tra i piatti della cucina svedese è un vero peccato perché la carne di renna, il pane di segale con i gamberetti, le zuppe di salmone e le famose polpette, kottbullar, meritano un po’ di attenzione. E se è vero il detto svedese secondo cui esistono talmente tanti modi per fare le polpette da superare persino il numero di renne del gregge del proprio vicino, è anche vero che un italiano può scoprire quanto è buono il puré con i mirtilli, la carne con i mirtilli e i Kroppkakor, gnocchi svedesi con i mirtilli. Già, perché in Svezia i mirtilli sono come il prezzemolo, stan bene più o meno ovunque.
La cucina svedese ha, infatti, eletto a ingrediente principe il mirtillo rosso; e, se la gastronomia di un popolo ne riflette le caratteristiche, allora bisognerebbe credere che la scelta sia stata operata per ragioni mediche. Il piccolo frutto di bosco è noto proprio per le sue innumerevoli proprietà benefiche, ne sa qualcosa, per esempio, chi soffre di stitichezza. Un’autorevole voce del settore, uno svedese che lavora come farmacista/figurante nel parco storico di Skansen nel cuore di Stoccolma, sostiene che la ragione della predilezione sia la dolcezza del mirtillo, che stempera i sapori più forti rendendoli particolarmente gradevoli.
Il purè di patate con i mirtilli rossi accompagna anche la carne di renna. Certo, per mangiarla bisogna superare le resistenze morali dovute al servizio che questo nobile animale rende a Babbo Natale, ma una volta compiuto il grande passo se ne scopre il sapore molto delicato e la squisita tenerezza. In Svezia, viene consumata anche affumicata e a cacciarla ed affumicarla è un popolo, i Sami, che ha fatto della renna la propria unica fonte di sostentamento. Si tratta di una popolazione nomade che vive nella poco ospitale Lapponia in tende di pelli di renna simili a quelle degli indiani d’America.
La cucina svedese condivide la predilezione per questa carne con la Finlandia, che farcisce con gli straccetti di renna persino l’italianissima pizza. E la scelta di appropriarsi di un prodotto italiano e “finlandesizzarlo” non è stata casuale, la pizza infatti è intitolata al cavalier Berlusconi ed è stata creata per reazione nei confronti di una elegante affermazione del suddetto. Pare, infatti, che quest’ultimo abbia denigrato, ma senza alcun intento offensivo, la cucina finlandese in quel di Bruxelles davanti a tutti gli stati comunitari, ricevendo come risposta questo matrimonio tra una specialità italiana e una finlandese.
Se, dunque, si è aperti di mente e di palato e, prima di esprimere un giudizio su un piatto, si è soliti assaggiarlo, non si può fare a meno di sperimentare l’unione tra carne, patate e mirtilli rossi facendo a casa le famose polpette svedesi.
Cucina svedese: polpette-kottbullar
500 grammi di carne macinata (bovina, suina o mista)
80 grammi di pan grattato
15 dl di latte
sale
1 uovo
una cipolla
pepe nero
burro
cetrioli
purè di accompagnamento
mirtilli
Cucina svedese: preparazione delle polpette
Mescolare il pan grattato con il latte e lasciarlo riposare fino a quando non forma una sorta di crema. Tagliare la cipolla e farla rosolare in padella con un po’ di burro. A questo punto è possibile preparare l’impasto con la carne, la cipolla appassita, il pan grattato con il latte, l’uovo, il sale e il pepe. Una volta che l’impasto è ben amalgamato, si possono cominciare a formare le polpette. Contemporaneamente, si procede alla preparazione dell’accompagnamento classico a base di puré e mirtilli. Se non si hanno a disposizione i mirtilli rossi, va bene anche una marmellata.
Per la cottura, bisogna usare una padella capiente in cui far sciogliere una abbondante quantità di burro. Per i primi dieci minuti si cuociono a fuoco sostenuto, dopodiché si abbassa la fiamma e si lasciano rosolare per altri dieci di minuti. Terminata la cottura, si compone il piatto con polpette, puré, mirtilli e cetrioli.