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Porto di Marsiglia: il cuore della città dei Marii
sabato, dicembre 3rd, 2011
Il vecchio porto di Marsiglia è il simbolo di questa città intimamente mediterranea che ha eletto Mario a proprio tipo ideale!Il nome Mario sta cioè a Marsiglia come il nome Gennaro sta a Napoli. Quando, infatti, un francese vuole dipingere le caratteristiche di un marsigliese doc lo definisce Mario, o meglio Mariò. E il vero marsigliese doc si aggira per il vecchio porto di Marsiglia, mangia piatti a base di aglio al tavolo di uno dei tanti ristoranti che si affacciano sullo specchio d’acqua, beve il pastis, bevanda a base di anice, liquirizia, zucchero e alcol, e si gode la vista dell’imponente Santuario di Notre Dame de la Garde che troneggia sulla città.
Questo marsigliese doc deve il suo nome al riconoscente affetto che i suoi avi tributarono all’imperatore romano Mario, fiero difensore della cittadina. E, forse, la scelta non è stata neanche poi tanto casuale. L’imperatore Marco Aurelio Mario venne, infatti, eletto a furor di popolo dai suoi soldati non certo per le sue qualità di coraggio, intraprendenza, giustizia ed equità, ma semplicemente perché, a differenza del suo predecessore, consentì loro di saccheggiare la città di Magonza! Ora, il marsigliese ha finito per assomigliare davvero al Mario romano, diventando un tipo a cui si riconoscono con difficoltà qualità da damerino o da gentiluomo!
Il vecchio porto di Marsiglia: la Canabière
La Canabière attraversa l’intera città che continua a sgusciar via impedendoti di comprenderla a pieno, così che finisci quasi per avere l’impressione che sia un po’ scivolosa come il sapone che vi producono. Per arrivare al vecchio porto di Marsiglia bisogna percorre l’intera Canabière, lunga circa un chilometro. La via deve il suo nome al commercio della canapa, canèbe in occitano: venne, infatti, inaugurata nel 1666 per favorire i commerci dei venditori di canapa e dei cordiglieri. Nell’Ottocento fu poi ingrandita e finì per arrivare fino al vecchio porto di Marsiglia.
I marsigliesi erano così orgogliosi della loro canabière che il compositore Vincent Scotto vi costruì intorno un’intera operetta: “Un de la cabanière”. I due baldi protagonisti, entrambi Mari doc, si fingono possessori di una fabbrica di sardine pur di conquistare le loro amate. Si ritrovano così in uno strano pasticcio di gente morta e di armatori greci disposti a pagarne il silenzio. Da veri marsigliesi doc, sempre immersi nei loro traffici e legati a filo doppio con il mare, i due finiscono per credere che un produttore di profumate sardine sia l’incarnazione del principe azzurro. E Marsiglia è esattamente così una splendida città che ha più di qualche angolo oscuro e pericoloso, come se nascondesse scatole e scatole di sardine andate a male, coperte da una dorata latta che non fa scoprirne il cattivo odore!
Le operette di Scotto venivano rappresentate in un bel teatro, l’Alcazar, dove debuttò persino Ives Montand cantando, pare, un repertorio western! Purtroppo questo tempio della musica, dove gli artisti più in voga facevano le prove generali prima di esibirsi nella più raffinata Parigi, è stato chiuso nel 1964, e ora ospita la Biblioteca di Marsiglia. Lungo la Canabière e prima di arrivare al vecchio porto di Marsiglia, si possono ammirare il vecchio Cafè Turc, sorto nel 1850 e sede oggi degli Uffici del Turismo. Il cafè era il simbolo della vocazione portuale della città: al centro della sala, infatti, c’era una fontana con un orologio che, per simboleggiare l’internazionalità cittadina, segnava l’ora cinese, araba, europea e naturalmente turca. Lungo la Canabière si possono ammirare l’Hotel du Louvre et de la Paix con le sue monumentali cariatidi e l’Hotel di Noailles costruito nel lontano 1865.
Se si percorre la Canabière per arrivare al vecchio porto di Marsiglia si ha come la sensazione di un continuo allargarsi del polmone cittadino fino a quando la città sembra prendere un ultimo ampio respiro marino prima di tuffarsi nella zona Nord, dove sorge il vecchio quartiere del Panier che riprende la tradizione delle città di mare dai vicoli intricati e dalle tortuose stradine in salita. E lì, proprio in cima alla Canabière, sorge la maestosa Chiesa dei Riformati, consacrata nel 1888. La chiesa, in stile gotico, domina il vecchio porto di Marsiglia con le sue magnifiche guglie alte 69 metri. Una volta arrivati ai Riformati e dopo esservi goduti la vista del Vecchio Porto di Marsiglia, potete cominciare a ridiscendere per poi risalire verso il Santuario di Notre Dame de la Garde. E sarebbe bene che riempiste per bene i polmoni di salutare aria marina prima di affrontare la salita verso il santuario!