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Visitare Cannes: alla scoperta della città del cinema
giovedì, novembre 17th, 2011
Per visitare Cannes bisogna evitare il mese di maggio, quando in città si svolge il famoso Festival del cinema. Non che la città non acquisti fascino quando è invasa da star del cinema, lustrini e pailletes, ma forse ne possiede ancora di più quando tutto viene smontato e la città ritorna alla normalità. Che poi tanto normalità non è, perché visitare Cannes significa scoprire una città che si è cucita addosso i suoi lustrini con tantissimi negozi eleganti e strabilianti hotel, disposti ordinatamente lungo la Croisette. Il boulevard delle star in realtà deve il suo nome ad altre star del passato: i santi e gli eremiti dell’Isola di Saint Honorat, distante circa venti minuti in barca. I pellegrini che dovevano recarsi nel piccolo isolotto partivano, infatti, da un punto della spiaggia segnalato con una piccola croce: da cui Boulevard de la Croisette.
E visitare Cannes significa prima di tutto dare un’occhiata al palazzo che ospita il festival per poi proseguire lungo il boulevard che costeggia la bella spiaggia sabbiosa. E già che si è lì, non si può fare a meno di notare l’imponente Carlton Intercontinental hotel, con le cupole gemelle costruite nel 1912.
E sono le cupole la cosa più interessante perché l’ispirazione per la loro costruzione non venne da illustri modelli come la nostra cupola di San Pietro, ma dai seni di una diva: la Bella Otero. Uno dei costumi più famosi della ballerina spagnola de les Folies Bergere che fece impazzire lo zar Nicola al punto che questi la chiuse a chiave nel suo palazzo reale, prevedeva semplicemente delle pietre preziose sui seni. E grazie al suddetto costume gli architetti del Carlton poterono trarre ispirazione per il loro lavoro senza chiedere alla Bella Otero calchi, pose e giornate di sfiancanti sedute come modella!
Visitare Cannes: la parte vecchia
Per continuare a visitare Cannes bisogna dirigersi verso la parte vecchia: il suquet. Sul punto più alto che fungeva da fortezza è possibile visitare la chiesa di Notre Dame d’Espérance (XVI) in stile gotico, e il Museo de la Castre con torre del XII secolo da cui si gode una magnifica vista della città. Se per salire fino all’erto suquet, raggiungibile anche con apposito trenino, vi è venuto un po’ di sano appetito da sforzo, continuate a visitare Cannes arrivando in via Saint Antoine, la via per eccellenza della gastronomia provenzale.
Se rimanete da queste parti una giornata intera o anche due, necessarie in fondo per visitare Cannes, potete fare una capatina alle isole dell’arcipelago Lérins. Non fatevi spaventare dalla pomposa denominazione di arcipelago, si tratta in realtà di due piccole isolette: l’isola Saint Honorat e l’isola Sainte Margherite.
Visitare Cannes: l’isola dell’uomo dalla maschera di ferro
L’isola Saint Honorat è diventata celebre per un monastero con torrione (1073) che i monaci fecero erigere per difendersi dai pirati, e di fronte al quale sorge l’Abbazia di Notre Dame de Lèrins. E se vi state chiedendo perché il vostro desiderio di vistare Cannes vi abbia condotto fino ad una piccolissima isola di appena 1, 5 chilometri, il motivo è nelle leggende che aleggiano su quest’isola e sulla sua compagna Santa Margherita. A Saint Honorat si rifugiò il frate Honorat, ma l’isola era infestata di serpenti così lui, che doveva avere un canale preferenziale con il cielo, chiese una disinfestazione. Immediatamente i cieli provvidero, consigliando però al santo di rifugiarsi su una palma. Una volta salito sulla palma, un maremoto liberò l’isola dai serpenti e la palma fini per essere impalmata a sua volta di tanti significati fino ad approdare al festival del cinema come premio. Ma Saint Honorat è anche il responsabile dei mandorli in fiori della vicina isola di Santa Margherita, dove risiedeva sua sorella, Margherita appunto, alla quale promise che le avrebbe fatto visita interrompendo il suo eremitaggio ogni qual volta i mandorli fossero fioriti. E i mandorli, quando si dice che i cieli ti ascoltano, cominciarono a fiorire ogni mese!
Prima di andar via da Sain Honorat potete acquistare anche un liquore il Lérina, che i frati dell’isola ricavano da ben 40 erbe che gli conferiscono un colore rosso, giallo o verde.
L’isola di Santa Margherita è l’ultima tappa del nostro itinerario per visitare Cannes, e non a caso è l’ultima tappa. Qui Richelieu fece costruire il Fort Royal per difendere la zona dagli attacchi degli spagnoli. Oggi il Fort Royal ospita un Museo del mare, ma nelle sue stanze e lungo gli atri aleggia ancora la misteriosa atmosfera delle prigioni di stato fatte costruire da Luigi XIV. Ed è proprio qui che il diabolico re fece imprigionare il suo fratello gemello, nascondendone le fattezze sotto la famosa maschera di ferro. Fu quindi proprio nell’isola di Santa Margherita, quella dei mandorli in fiore, che il poveraccio fu costretto a marcire per poi finire a morire alla Bastiglia. E se le dimensioni dell’isola e la prigione suscitano un senso di claustrofobia non dobbiamo essere stati i soli a percepirlo, perché queste mura ospitarono come prigioniero anche Claude François Dorothée: l’inventore del battello a vapore. Il povero Dorothée ebbe l’idea osservando i marinai che remavano per portarlo in prigione. E questo a conferma che sono sempre le angustie di una situazione a generare geniali vie di fuga! Ed in effetti anche l’isola ne suggerisce alcune: si può praticare, infatti, lo snorkeling e dimenticare l’atmosfera della prigione osservando i fondali marini. E se si vuole cambiare completamente registro si può semplicemente riavvolgere la pellicola e tornare a visitare Cannes ripartendo dalla luccicante Croisette!