Dolci portoghesi: sua divinità l’uovo
Author: Rina Zamarra
Se vi piacciono i dolci a base di uova, i dolci portoghesi fanno assolutamente per voi!
La predominanza dell’uovo nella pasticceria portoghese pare sia dovuta al fatto che la maggior parte dei dolci siano nati in convento. E l’oscuro legame uova-convento ci riporta addirittura in lavanderia! Sembra, infatti, che nei conventi si utilizzassero enormi quantità di uova allo scopo di inamidare le tonache!! Ora, se ci si chiede il motivo dell’utilizzo proprio delle uova, non si finisce molto lontano dai temi di religiosa mortificazione della carne: già, perché l’albume dell’uovo irrigidisce terribilmente il tessuto! Ed è stata forse proprio la rigidità delle tonache a far nascere la passione dolciaria delle povere suore che, dovendo compensare la mortificante scomodità delle loro rigide tonache, facevano finire i tuorli nei dolci: perché in fondo anche loro necessitavano di una umana consolazione ai mali terreni!
E così i dolci portoghesi finirono per alludere proprio alle consolazioni monastiche. Nacquero, infatti, le barriga de freiras, pancia delle suore, un dolce a base di uova, cannella e mandorle; i toucinho do céu, tozzetto del cielo, una torta morbida con mandorle e glassatura di zucchero, servita solitamente in fette; i papos de Anjo (gozzo d’angelo, o in alcuni versioni più angeliche pancine d’angelo); il pudim do Cèu (il budino clestiale); i suspiros, dolcetti simili alle meringhette; il bolo de S. Martinho (torta di San Martino), torta a base di castagne; il bolo de S.Joao, torta a base di mandorle e cannella e così via dicendo fino alla Torta dei santi, che, religiosamente parlando, li riunisce tutti non facendo torto a nessuno!
Doci portoghesi: pasteis de Belem Lisbona
Tra i dolci portoghesi quelli più noti sono sicuramente le Pasteis de Belem, di cui potete assaggiare la versione confezionata con la ricetta originale nella famosa Pasteleria de Belem (rua de Belem 84) a Lisbona. Pare che l’origine della ricetta di questi dolci portoghesi risalga al lontano 1830, quando, chiusi i conventi dopo la rivoluzione liberale, i religiosi sopravvivevano vendendo le gustose pasteis. Si tratta di fragranti dolcetti di pasta sfoglia ripieni di una delicatissima crema all’uovo, su cui va spolverizzata della cannella. Li potete gustare nella splendida pasticceria, fondata nel 1837, che dista poche centinaia di metri dal Monastero dos Jéronimos e dalla Torre di Belem, oppure comprarli da portar via in comodi cartoncini in cui te ne mettono sei uno sopra l’altro, alla modica cifra di cinque euro o poco più.
Dolci portoghesi: ricetta ovos moles
Alcuni dolci portoghesi all’uovo sono davvero troppo dolci e, quindi, da assaggiare con moderazione, come le ovos moles, dolce tipico di Aveiro, cittadina vicino Porto detta la Venezia portoghese. Se non si ama il rinforzante ovetto sbattuto della nonna, sono decisamente da evitare. Gli ovos moles sono, infatti, delle creme a base di uova e zucchero, e temo molto zucchero!, avvolte da un’ostia. Se, nonostante l’alto contenuto zuccherino, le ovos moles vi hanno incuriosito, ecco a voi la semplicissima ricetta:
Ingredienti:
500 grammi di zucchero
30 tuorli d’uovo
2,5 dl di acqua
Preparazione:
Fate bollire l’acqua con lo zucchero fino a quando non acquista la consistenza di uno sciroppo. Separate perfettamente i tuorli dagli albumi e sbatteteli sul fondo di una ciotola. Aggiungete lo zucchero precedentemente sciolto nell’acqua e cuocete a fuoco lento mescolando lentamente fino a quando il composto non sarà cremoso. Servite spolverizzandolo con cannella.
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