Cioccolato belga: il gusto inconfondibile della pralina
Author: Rina Zamarra
Il cioccolato belga è una delle principali attrazioni gastronomiche di Bruxelles, dove le innumerevoli cioccolaterie lo trasformano in dense cascate pronte a accogliere i tuffi di croccanti biscottini al burro. La bontà del cioccolato belga è dovuta all’utilizzo delle fave di cacao provenienti dall’Africa e all’abilità dei maestri cioccolatai, inventori della pralina. Le morbide palline di cioccolato ricoperte spesso di polvere di cacao sono assolutamente belghe, ma non avremmo mai potuto assaggiarle se la regina Isabella non avesse concesso a Colombo le famose tre caravelle. Il cioccolato belga deve tutto alla scoperta dell’America: gli aztechi, infatti, bevevano una sorta di miscuglio di fave di cacao, cannella, pepe e aneto. E lo stesso nome cioccolato deriva dal rumore, choco, prodotto dagli aztechi mentre rimestavano i vari ingredienti insieme all’acqua, alte.
Le fave di cacao, oltre che essere usate per preparare delle bevande, venivano cedute come moneta di scambio per l’acquisto degli schiavi, tanto che le lingue latine traducevano la parola cioccolato con la locuzione mandorla monetaria! La bevanda a base di cacao veniva considerata energetica e afrodisiaca, ma essendo molto amara fu snobbata dal povero Colombo che, dopo tutte le peripezie vissute, aveva evidentemente bisogno di ben altri sapori. Fu, dunque, Cortes a portarla in Spagna, dove conquistò a tal punto Carlo V che questi lanciò una sfida tra gli ordini monastici per ottenere la messa a punto della bevanda in modo da correggere l’amaro della versione azteca. E i monaci, nonostante qualcuno lamentasse il fiorire della passione nei monasteri, si dettero da fare. Dopo molti tentativi fu creata la bevanda giusta, talmente apprezzata che le dame la bevevano persino durante le cerimonie religiose, riuscendo forse così a portare a termine con più agio i loro sacri doveri! Dalla monopolizzatrice Spagna il cioccolato raggiunse Napoli, poi la Francia e infine il Belgio.
Cioccolato belga: l’invenzione della pralina
Il successo del cioccolato belga è dovuto senza ombra di dubbio alla pralina, partorita non dall’estro di un cioccolataio o di un delicato e fine inventore di prelibatezze, ma dalle visioni politiche del maresciallo du Plessi-Praslin, ambasciatore di Luigi XIII. Il maresciallo non doveva essere affatto un uomo qualsiasi perché, invece, di rabbonire i ribelli con le armi, pensò bene di corromperne l’audacia con qualche invenzione gastronomica a base di cioccolato. E benedetto sia il maresciallo che, guardando uno dei suoi servi sgranocchiare il fondo di una pentola dove il cioccolato si era mescolato bene bene con le mandorle, pensò di trasformare quel fondo in palline. Così nacquero le praline, battezzate inizialmente praslin in onore del geniale soldato.
Il cioccolato belga deve, però, il suo successo mondiale a un altro grande maestro cioccolataio che operava sì in quel di Bruxelles, ma era svizzero, Neuhaus. Fu il suo estro creativo a consentire l’exploit delle meravigliose praline decorate a inizio Novecento. Il figlio e la di lui moglie crearono, invece, le famose scatole, le ballotin, in cui le praline vengono adagiate per trasformarsi in uno splendido regalo.
Se avete la possibilità di procurarvi del cioccolato belga originale o siete appena stati in Belgio e ne avete ancora un bel po’, non potete non utilizzarlo per preparare, per esempio, un’ottima mousse.
Cioccolato belga: mousse al cioccolato nero
Ingredienti:
200 g di cioccolato nero amaro
150 g di crema pasticciera
50 g di burro
5 uova
1 pizzico di sale
50 g. di zucchero in polvere
Preparazione:
Mettete la crema in una piccola casseruola e aggiungetevi il cioccolato belga a pezzi mescolando fino a quando i due elementi non si amalgamano perfettamente. Aggiungete il burro, e, quando anche questo si è incorporato al resto del composto, unite il tuorlo delle uova. Lavorate la crema fino a renderla morbida e vellutata, quindi spegnete il fornello e lasciate riposare a temperatura ambiente. Montate a neve il bianco dell’uovo con il sale e lo zucchero in polvere. Incorporate il bianco montato a neve alla crema mescolando continuamente. Dopodiché riempite delle coppe e mettetele in frigo per circa dodici ore, servite lasciando affondare il cucchiaio in questa fantastica mousse di cioccolato belga che vi riporterà con la mente nelle cioccolaterie di Bruxelles.
Tags: aztechi, ballotin, Cioccolato Belga, Cristoforo Colombo, Neuhaus, pralina belga
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