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Pastis: il liquore nato dall’interdizione a bere l’assenzio
domenica, dicembre 4th, 2011
Il pastis è un profumato liquore da aperitivo a cui i provenzali, e i marsigliesi in particolare, non potrebbero mai rinunciare! La storia del pastis è un po’ fuorilegge, e ha il gusto forte del proibito. Il liquore nasce, infatti, nel periodo della prima guerra mondiale, quando in Francia vietano tutti i liquori con gradazione alcolica superiore ai 16 gradi. Nella mannaia della censura alcolica finisce anche il verde assenzio, liquore amatissimo dai poeti maledetti di fine ottocento. Il crudele divieto si incrocia con la storia di un giovane marsigliese di appena vent’anni: Paul Ricard. Paul vorrebbe fare il pittore, ma suo padre che commercia in vini non è molto d’accordo e lo costringe ad entrare nell’azienda di famiglia. Ed è in questo momento che la vocazione artistica di Paul incontra l’assenzio e nasce il pastis, come pasticcio e miscuglio di una mente creativa che, invece, di trafficare con i colori, traffica con alambicchi, aromi, erbe e liquori. Paul modifica una ricetta già esistenze a Marsiglia, e inventa il suo liquore a base di anice, anice stellata, liquirizia, zucchero e alcol. La vera novità è la liquirizia, mai usata prima in un liquore e la cui presenza sperimentale gli dà, forse, l’idea di un pasticcio, termine da cui deriva la denominazione pastis. Non contento, disegna persino etichetta e bottiglia. Il successo è immediato. Ma Paul non ha fatto i conti con il principale produttore di assenzio francese, la famiglia Pernod che comincia a produrre il proprio pastis. La lotta tra i due pastis continua senza esclusione di colpi, resa ancora più fuori legge dai continui divieti imposti dallo Stato, fino a quando i due produttori si riuniscono in un’unica azienda e nasce il Pastis Pernod Ricard. Ma a Paul spetta anche il merito di essersi inventato, da vero artista, campagne pubblicitarie sui generis come distribuzioni parigine di pastis in groppa ai cammelli, e addirittura la benedizione papale di Giovanni XXIII. Insomma, bere oggi un bicchiere di pastis significa farlo con la coscienza a posto che tanto il papa in persona si è preso la briga di benedire questa rinfrescante pausa aperitivo!
E Ricard non ce ne voglia, se proviamo a rifare casalingamente il suo pastis:
Ingredienti per 5 litri di pastis, così giusto per abbondare e non rimanere a corto di aperitivo benedetto:
5 litri di alcol a 45 gradi
100 grammi di anice stellato
50 grammi di semi di anice
25 grammi di finocchio
25 grammi di coriandolo
5 grammi di liquirizia schiacciata
Preparazione del pastis:
Fate macerare le erbe nell’alcol per circa un mese. Abbiate l’accortezza di mescolare spesso, sarebbe raccomandabile farlo tutti i giorni. Trascorso un mese, filtrate il liquore e imbottigliatelo. Prima di bere il pastis bisogna allungarlo con l’acqua: la quantità d’acqua deve essere 5/7 volte la quantità di liquore. L’aggiunta dell’acqua al pastis serve ad esaltare gli aromi dell’anice e della liquirizia.
Già che avete fatto ben cinque litri di pastis e che allungandolo con l’acqua ne avete a disposizione una quantità 5/7 volte superiore, potreste anche decidere di preparare un bel dolce al profumo di anice. Per rimanere in territorio francese vi propongo la omelette souffllé al pastis:
Ingredienti:
5 uova
mezzo cucchiaio di estratto di vaniglia
100 grammi di zucchero
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di burro
2 cucchiai di pastis
zucchero a velo
Preparazione omelette soufflé al pastis:
Separate i tuorli e gli albumi e lavorate i tuorli con lo zucchero e la vaniglia fino a quando non assumono una consistenza spumosa. Salate e montate gli albumi a neve
Incorporate gli albumi alla crema di tuorli e aggiungetevi un cucchiaio di pastis. Prendete una pirofila, imburratela e versatevi il composto. Spolverizzate l’omelette con lo zucchero a velo ed infornate a 180 gradi. I tempi di cottura sono molto rapidi 5/10 minuti.
Una volta cotta, servitela ben calda, riscaldate l’altro cucchiaio di pastis è fiammeggiate. La casa si riempirà di un piacevolissimo profumo di anice! Potete riscaldare il pastis in un mestolino con l’ausilio di una candela. E, se avete preparato il dolce per una cena sul romantico andante, la candela farà la sua bella figura. Dopo aver riscaldato il pastis date fuoco, sempre con la candela, e quando il liquore brucia versatelo sul dolce, e se il vostro ospite ha intenzione di intendere, intenderà sicuramente!